giovedì 17 settembre 2009

next performance

-"Mr.punch chi hai affrontato durante la tua vita?"

è questa la domanda che è alla base delle mie follie. sono cresciuto; fuori... dentro. sono cresciuto, certo, ma ricordo ancora la mia, piccola, infanzia. quando tutto ti sembra grande; come se stessi guardando un transatlantico pronto a salpare per l'alto Oceano. quando ti accorgi che in realtà ti trovi su un bateau mouche, che traghetta per rive sporche i suoi passeggeri. e ora che vedo tutto sotto un altro punto di vista, anche adesso, non cancellerò mai la metaforica vita di Mr.Punch. un ometto con i fili, che ballonzolando sul palcoscenico, mette in scena la natura umana. è lui il simbolo della vita dopo la follia. l'accettazione di ciò che non si riesce più a sopportare. la liberazione. crescere è solo una parola. come quando vediamo il ghiaccio sciogliersi in acuqa... quel che resta è sempre acqua, o viceversa è sempre ghiaccio. ora, ciò che conta, è come l'acqua riesca ad infrangere gli argini e a straripare, o di come il ghiaccio resti ad assumere la forma del contenitore. io sono l'acuqa. premesso ciò mi accomuno a Mr.Punch. la storia inizia adesso. la storia dell'uomo per quello che decide.

la risposta - "io ho ucciso mia figlia, ormai diventata un peso. ho picchiato a morte mia moglie; perchè si lamentava troppo. ho mandato al campo santo il poliziotto venuto per arrestarmi. ho beffato il giudice, che voleva fare giustizia, e l'ho assassinato. ho impiccato il boia. ho fatto sparire il fantasma che mi tormentava e messo nel sacco il diavolo. non sono mai morto. e rido ancora pensando al medico che vedendomi steso sul pavimento mi chiese se fossi morto. il rimpianto è solo una risata. ora, il dilemma è, cosa fare ora. cosa fare ancora?"

la risposta - "Mr.Punch, ora sei libero. hai ucciso il diavolo e così la morte. ora sei libero."

la libertà si conquista con la follia.
giungere all'estremo. l'estremo di un mondo regolato.
aspetto la prossima risposta; questa è troppo semplice.

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