lunedì 21 settembre 2009

tara tarara tarara tarara taaA taaA tAA (leggere con intonazione alla master of puppets)

paranoiche canzoni commerciali mi ballonzolano in mente. che fino in fondo sono anche orecchiabili. però, ho dei limiti. preferisco ascoltare della buona musica e non vendermi a MTV. così ritorno a guardare l'enorme strappo che si è creato al lato delle mie convers. non capisco perchè diavolo mi durino così poco. mi metto in spalla la chitarra e con aria assonnata mi avvio al locale. sotto gli occhialetti scuri ho gli occhi pieni di sonno. e le zampe di gallina sembrano quasi solchi, che mi fanno le pupille a palla. basta con l'acol giuro... ehm, no meglio non giurare.

e così siamo arrivati al punto. le prove sono finite e mi avvio a casa con la mia ragazza. è buio, il locale è situato in culonia. tra l'aperta campagna e le case popolare; che bel clima. cani randagi affamati. la strada mezza buia. io cammino con lei al fianco tutti e due tentiamo di nascondere la paura sparnado cazzate. poi, improvviso li sentiamo. il rumore delle zampe che corrono e raschiana l'asfalto. in un momento ho defecato il mio coraggio e l'adrenalina m'è salita rendendomi rigide le chiappe. non saper cosa fare di rende pazzo, ti mette di fronte a scelte improvvise che normalmente non faresti. scopre il lato animale di te. e così da bravo animale mi feci forza. solo apparenza, aprii le braccia e mi allargai a mo di pesce palla. sembravo un big foot fumato. un urlo spaventoso si fece avanti dalla mia bocca, quasi un orso mi avesse ruggito dalla gola. i cani mi guardarono con occhi liqudi e scapparono. mi domandai che cosa avessi fatto. salvo.

i tre giorni a seguire furono di puro silenzio. la voce se ne era andata completamente. be ebbi tempo di pensare... se tutta questa apparenza spaventa tanto dovrei farlo più spesso.

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