mercoledì 23 settembre 2009

satelliti onniscenti

l'altro giorno, cioè ieri, che in un infinità di tempo da ora a quando lo leggerete sarà già l'anno scorso, guardavo il cielo. imperturbabilmente mosso. è tutto immobile, come in un plastico in rallenty, ma in realtà i miliardi di cambiamenti che avvengono sono impercettibili. tutto è velocissimo. se andiamo a studiare una singola stella, in realtà, il corso della nostra vita ci sembrarà un battito di ciglia a confronto. la nostra evoluzione è minimale... perchè non andiamo a tempo con l'universo?

e mentre immagino di poter volare tra le lune di saturno; guardo la rossa marte e penso a un pianeta abitato da futuri comunisti. qui intanto fanno telefilm sulla conquista dell'universo; in cui uomini in tutine argentate e pistole laser vagano per pianeti mancanti d'ossigeno. tutto quello che riescono a trovare sono una nuova razza di scimmie super-intelligenti. quelli stessi uomini che indossano occhialini da piscina per proteggersi dalla densa luce del sole, che parlano in strane lingue a metà tra medioevo e duemila e che aspettano di uccidere gli extratterrestri all'et solo per avere un riconoscimento americano.
insomma, degli attuali zap branningan.

la realtà è ben diversa. e mentre in argentina si immaginava l'eternauta, che potesse viaggiare nel tempo; qui si aspettava la tv a colori. in tutto il mondo la fantasia è stata soppressa dalla paura. si va avanti per conquistare... e l'italia, come ai tempi del fascismo, ha il diritto di espandersi anche in verticale. ebbene sì, mussolini voleva conquistare il pianeta rosso già allora. controsenso però l'importante è conquistare... combattenti di terra, di mare, di spazio!!!

ora, cosa ci resta ora. quando ci rendiamo conto di essere spiati da noi stessi, ci crogiliamo nella paranoia che qualcosa esista... quando in realtà siamo noi stessi a spiarci, a intercettarci e inquinarci. il satellite che ormai registra per sino quando scorreggiamo. è inquietante. bene, restiamo qui e aspettiamo il 2012? oppure andiamo avanti? entriamo nell'ottica dello spazio e compiamo finalmente disegni più grandi. meglio che ridurci ad ucciderci con gas di scarico; svuotando il sottosuolo estraendo petrolio.

il pianeta rosso aspetta li, imperturbabilmente rivoluzionario. turbato solo da vortici e tornadi, con montagne alte chilometri e sangue e terra che scorrono e gli danno quel colore così denso e vistoso.

il paranoico scrittore n°1...

Nessun commento:

Posta un commento